È un progetto finanziato che vede coinvolte cinque aziende che hanno ricevuto un finanziamento di oltre 1,5 milioni da Regione Lombardia.
Il progetto ha avuto l’obiettivo di si è sperimentare un arredo innovativo con dispositivi domotici e loT che grazie allo stesso sarebbero stati in grado di rispondere ad esigenze di utilizzo di persone con disabilità psicofisiche.
La prima attività è stata l’individuazione delle interazioni interessanti per il nostro contesto e nello specifico si è focalizzata sulla fase post ricovero durante la quale molti pazienti, prima del rientro a casa, vengono ospitati con un parente all’interno di appartamenti adiacenti alla struttura ospedaliera.
L’ospedale in esame, struttura dedicata alla medicina riabilitativa, presenta infatti degli spazi dedicati a parenti e pazienti di fianco alla struttura ospedaliera, in linea con le necessità ipotizzate nel progetto.
La fase successiva alle dimissioni da una parte rappresenta un momento importante nella riabilitazione dei pazienti in quanto, pur al di fuori della struttura ospedaliera, devono continuare esercizi e monitoraggio, dall’altra permette una vicinanza a strumenti e personale che facilitano sperimentazioni e controlli.
Grazie ad una fase di progettazione condivisa abbiamo potuto sviluppare il progetto d’arredo che potesse garantire vivibilità, accessibilità e confort elevato, e permettere ai pazienti di continuare la riabilitazione.
Nello specifico sono state individuate le seguenti necessità:
- gestione e modifica dell’intensità luminosa e della tipologia di luce (calda e fredda);
- gestione e programmazione di suoni e musica;
- gestione e programmazione di profumi.
Tali funzioni hanno lo scopo di permettere alla struttura di programmare dei cicli riabilitativi impostando le condizioni migliori per ogni singolo paziente.
È risultato evidente in questi anni che luci, suoni e profumi possono influire in maniera positiva o negativa sui tempi di risposta dei pazienti agli esercizi.
Ultima fase è stata la verifica prima tecnica poi simulata, dei sistemi di arredo innovativo.
Tale verifica ha dato risultati sostanzialmente positivi e nello specifico ha evidenziato come arredo e strumentazione possano da una parte permettere ai pazienti un’ottima accessibilità e un confort elevato e dall’altra supportare la gestione delle fasi di riabilitazione.
Al fine di poter utilizzare al meglio quanto messo a disposizione dalle aziende, è stato deciso di investire in una ristrutturazione più profonda dell’appartamento per poter installare l’arredo innovativo con la finalità di una fase di sperimentazione e utilizzo più completa e duratura.